
Nel contesto odierno è sempre più importante riuscire a posizionarsi in modo ottimale sul web. Sono infatti sempre più numerosi i professionisti e le aziende intenzionate a conquistare una buona fetta di mercato e per riuscirci hanno bisogno di farsi notare ed emergere rispetto alla concorrenza.
In quest’ottica, le strategie utilizzate in genere si racchiudono in due grandi macro-categorie, ovvero quella del posizionamento organico e quella del paid advertising. Qual è la differenza tra queste due strategie? Quale è meglio utilizzare?
Differenza tra posizionamento organico e paid advertising
Queste due grandi tattiche racchiudono al loro interno una notevole quantità di attività, che è possibile mettere in atto per ottenere risultati eccellenti all’interno di un determinato settore o nicchia di riferimento. Sfruttando le leve di internet e del digital marketing è infatti davvero possibile fare la differenza in un mercato complesso come quello attuale.
La SEO, o Search Engine Optimization, include tutte quelle tecniche che mirano a ottenere un posizionamento online organico (ovvero non a pagamento) per una determinata società, azienda o professionista. Queste tecniche si possono infatti applicare in diversi contesti e in diversi mercati, sempre con risultati efficaci e misurabili.
Mettere in atto un’ottima SEO permette di emergere durante le ricerche online effettuate dai potenziali clienti, riuscendo a comparire tra i primi risultati dei motori di ricerca: questo conduce ad un naturale aumento delle visite per il proprio sito, per il proprio prodotto o per la propria offerta di servizi e, di conseguenza, porta a notevoli aumenti il fatturato nel breve e nel lungo termine.
È un’attività da curare in modo continuativo, anche alla luce del fatto che anche aziende competitor svolgono esattamente lo stesso lavoro di posizionamento. È quindi necessario analizzare e monitorare la situazione di mercato in modo continuativo apportando le giuste modifiche alla propria strategia.
Il paid advertising si occupa invece della promozione di un determinato brand, attività, prodotto o servizio, tramite pubblicità e sponsorizzazioni a pagamento. Mentre la SEO è un’attività del tutto organica, che non comporta di per sé un budget pubblicitario, per il paid advertising è necessario poter disporre di una somma da investire per poter mettere in atto delle strategie efficaci, tramite la promozione di contenuti social o sui principali motori di ricerca.
Qual è la differenza in termini di risultati tra SEO e paid advertising? termini temporali, ovviamente con il paid advertising si ottengono risultati più immediati e di breve periodo, mentre una strategia SEO porta a risultati misurabili prevalentemente nel lungo periodo: il posizionamento organico è infatti un processo lento, ma che può portare ad incredibili risultati.
Quale strategia è meglio applicare?
Nella realtà dei fatti, non c’è una strategia migliore dell’altra. Molto spesso vengono infatti applicate entrambe, facendole lavorare in sinergia: con un’ottima strategia SEO si punta ad un posizionamento ottimale nel lungo periodo, mentre con il paid advertising si cercano di potenziare e massimizzare i risultati anche nel breve termine.
Una strategia integrata di questo tipo porta infatti nella maggior parte dei casi risultati molto positivi, con relativi incrementi degli incassi e del fatturato.
A chi affidarsi?
Applicare delle strategie così complesse in totale autonomia può essere particolarmente difficile, soprattutto se si è alle prime armi e non si hanno competenze specifiche nel settore. Proprio per questo esistono società specializzate come Ranking Road che riescono a portare avanti queste attività nel migliore dei modi, grazie a professionisti che hanno maturato una lunga esperienza nel settore.
Solo l’esperienza sul campo permette infatti di individuare le migliori strategie da attuare a seconda dei casi, del cliente e del contesto in cui esso opera. Delegare questa attività permette inoltre di potersi concentrare maggiormente sul proprio core business e sulla propria attività, senza perdere tempo in mansioni nelle quali non si è specializzati, con risultati rischiosi e potenzialmente deludenti.